ALBO D'ORO anno 2019
Ventesima edizione

 

SEZIONE NARRATIVA

Aurelio Picca
Arsenale di Roma distrutta
Einaudi

Aurelio Picca ha pubblicato, tra gli altri, la silloge Per punizione (Rotundo 1990), la raccolta di racconti La schiuma (Gremese 1992), e i romanzi L’esame di maturità (Giunti 1995, Rizzoli 2001), I mulatti (Giunti 1996), Tuttestelle (1998, Premio Alberto Moravia, Superpremio Grinzane Cavour), Bellissima (1999), Sacrocuore (2003), Via Volta della morte (2006), Se la fortuna è nostra (2011, Premi Hemingway e Flaiano), tutti per Rizzoli; e, per Bompiani, Addio (2012), Un giorno di gioia (2014) e il poema civile L’Italia è morta, io sono l’Italia (2011). (2014).

SEZIONE SAGGISTICA

Antonio Polito
Prove tecniche di resurrezione
Come riprendersi la propria vita

Marsilio Nodi


Antonio Polito (1956) è vicedirettore del «Corriere della Sera». È autore di due libri intervista (con Eric Hobsbawm e con Ralf Dahrendorf), di Contro i papà (2012), In fondo a destra (2013) e, per Marsilio, di Riprendiamoci i nostri figli (2017, premio Cesare Pavese 2018).

 

PREMIO INTERNAZIONALE ALLA LETTERATURA

Gao Xingjian
Per un nuovo Rinascimento
La nave di Teseo

Gao Xingjian, cinese naturalizzato francese, è una figura eccezionale del nostro tempo. Poliedrico per la vastità dei suoi interessi e per le manifestazioni della sua creatività, scrittore ma anche pittore, drammaturgo, critico letterario, regista teatrale e cinematografico, è stato insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 2000, un anno denso di simbolismi per il passaggio epocale.
La sua esperienza complessa matura nella sintesi tra la sapienza millenaria della Cina e dell’Asia e l’assimilazione prodigiosa dei grandi classici europei, in una confluenza, rara e preziosa, tra Oriente e Occidente. Per questo si parla del “Mondo di Gao”. Nel suo ultimo libro pubblicato in Italia da La nave di Teseo, Per un nuovo Rinascimento, l’autore fa sentire la sua voce dal timbro inconfondibile per sostenere le ragioni dell’autentica letteratura, coltre i confini, oltre i limiti della politica e dell’ideologia, nella fede di un nuovo Rinascimento.

 

 

 

PREMIO URBS UNIVERSALIS
ALLA SANTA SEDE PER IL 150O ANNIVERSARIO
DELL’OSPEDALE BAMBINO GESÙ

Cardinale Pietro Parolin

Cardinale Pietro Parolin è nato a Schiavon (Italia) il 17 gennaio 1955. Ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale il 27 aprile 1980 a Vicenza, sua Diocesi di origine, e, dopo alcuni anni di ministero pastorale, ha avviato gli studi giuridici, conclusi nel 1986 con la laurea in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Gregoriana e un diploma in scienze diplomatiche presso la Pontificia Accademia Ecclesiastica, nella quale era entrato nel 1983. Assunto nel servizio diplomatico della Santa Sede nel 1986, ha prestato la propria opera presso le Rappresentanze Pontificie in Nigeria e in Messico e, per diciassette anni, nella Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato, diventandone poi Sottosegretario (2002-2009).
Nell’agosto 2009 è stato nominato Arcivescovo titolare di Acquapendente e Nunzio Apostolico in Venezuela e nell’agosto 2013 Segretario di Stato di Sua Santità Papa Francesco, il quale l’ha altresì aggregato al Collegio cardinalizio nel Concistoro del 22 febbraio 2014.

 

Mariella Enoc

Dal febbraio del 2015 è presidente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Membro, dal gennaio 2016, della Pontificia Commissione per la Sanità Cattolica. È nata a Novara nel 1944.
Dopo gli studi classici e in medicina si è sempre occupata dell'amministrazione e della gestione
di strutture sanitarie. È stata procuratore speciale dell'Ospedale "Cottolengo" di Torino e presidente di Confindustria Piemonte. Attualmente è vicepresidente della Fondazione Cariplo, presidente della Fondazione Ismu e della Fondazione Don Mario Operti, vicepresidente della Fondazione Cini, procuratore speciale dell’Ospedale Valduce di Como.
La sua presidenza si pone in continuità con la storia dell'Ospedale: curare i piccoli infermi rimane la stella polare dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. La presidenza di Mariella Enoc si contraddistingue per il forte impegno nella ricerca scientifica indirizzata alla cura senza dimenticare la cooperazione internazionale: la direzione si ispira all’indicazione di Papa Francesco che chiede di essere l’ospedale dei figli del mondo. Si tratta di investire in ricerca e innovazione per realizzare un'alta forma di carità che attraverso l'eccellenza scientifica risponda ai bisogni sempre nuovi di cura. Nel corso del tempo abbiamo imparato e impariamo che occorre investire in ricerca e innovazione con coraggio.
L’ospedale guarda avanti perché il futuro è una storia di bambini – come dice il claim per le celebrazioni del 150° anniversario.

 

 

 

 

 

PREMIO ROMA PER LA DIFESA DELLA GIUSTIZIA

Giuseppe Pignatone

Magistrato, procuratore della Repubblica di Roma dal 19 marzo 2012. La sua carriera, sempre in prima linea, è ricca di traguardi nell'incessante lotta di contrasto alla criminalità e alle mafie.
Entra in magistratura nel 1974 e, dopo una breve parentesi come pretore a Caltanissetta, nel 1977 viene trasferito alla Procura della Repubblica di Palermo come sostituto, fino a essere nominato nel 2000 Procuratore aggiunto.
Conclusa l'esperienza palermitana nel 2008, viene nominato dal Consiglio Superiore della Magistratura Procuratore capo di Reggio Calabria; incarico che mantiene sino al 2012 quando, con voto unanime del Csm, viene designato per dirigere la procura di Roma.
Per il suo impegno contro la criminalità organizzata e in particolare contro la 'ndrangheta, è stato oggetto di intimidazioni e minacce, come per esempio il 5 ottobre 2010 quando viene trovato un bazooka dinanzi alla sede della Procura della Repubblica di Reggio C. a lui indirizzato.
A Palermo Pignatone come componente della Direzione Distrettuale Antimafia porta a termine numerose indagini contro Cosa Nostra facendo condannare vari capi e gregari della criminalità organizzata siciliana, contribuendo all'incriminazione dell'ex sindaco Vito Ciancimino, poi condannato per Mafia. Coordina anche l'inchiesta che porta all'arresto di Totò Cuffaro, allora Presidente della Regione Siciliana, condannato definitivamente a 7 anni per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra, e le indagini che conducono all'arresto del superlatitante Bernardo Provenzano. Tra le inchieste da lui seguite, anche quella sulla strage di Capaci e quella che ha portato in carcere il boss dei boss: Totò Riina.
In Calabria Pignatone continua la sua attività contro la criminalità organizzata e, tra le più importanti operazioni, spicca l'inchiesta coordinata da due procure (Reggio Calabria e Milano) che ha consentito di svelare il carattere unitario della 'ndrangheta con organismi di vertice (simili alla cupola di Cosa nostra).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PREMIO ROMA PER LA
FISICA-MATEMATICA NEL MONDO

Giovanni Gallavotti

Giovanni Gallavotti, accademico dei Lincei, fisico di straordinaria levatura internazionale, ha lavorato su ricerche fondamentali, specie in ambito di meccanica statistica e di fisica matematica.
Nato il 29 dicembre 1941, laureato in Fisica a “La Sapienza” nel 1963, è stato ricercatore all’Università di Firenze, all'Institut des Hautes Études Scientifiques di Parigi (IHES), alla Rockefeller University di New York. Assistente a Roma e dal 1972 ordinario di Fisica Matematica presso le Università di Napoli, Nijmegen, Roma "Tor Vergata", presso il Centro Interdisciplinare Linceo "Beniamino Segre", Roma “La Sapienza”. È stato invitato per almeno un semestre quale visitatore alla Università di Princeton, all'Institute for Advanced Study di Princeton (IAS), e alla Rutgers University di New Brunswick (USA). Dal 2013 è professore emerito.
Ha svolto molteplici attività editoriali per riviste scientifiche, enciclopedie e collane. È autore di tredici monografie e di circa duecentosessanta pubblicazioni scientifiche.
Le sue ricerche e i molti risultati riguardano tutti i settori della fisica matematica: la teoria dei sistemi dinamici, la teoria ergodica, la fluidodinamica, la teoria quantistica dei campi, la fisica computazionale e, soprattutto, la meccanica statistica.
Ha ricevuto numerosi riconoscimenti per la sua attività scientifica: Cattedra (Lefschetz Professor) alla Princeton University; Premio Presidente della Repubblica (Accademia Nazionale dei Lincei), 1997; Medaglia Boltzmann della IUPAP (International Association of Pure and Applied Physics), 2007 - il più alto riconoscimento internazionale per contributi scientifici alla meccanica statistica; Premio Henri Poincaré della IAMP (International Association for Mathematical Physics), 2018 - il maggior riconoscimento internazionale per la fisica matematica.
È socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei, Roma (Corrispondente, 1994, Nazionale, 2011); Socio corrispondente dell'Istituto Nazionale di Studi Romani, Roma, 2002; socio dell’Academia Europaea, Londra, 2008; socio non residente dell'Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere, Milano, 2014.
Ha partecipato quale "plenary speaker" a vari convegni internazionali. È stato membro del Consiglio scientifico per diverse istituzioni, IHES (Parigi), ESI (Vienna), CIME (Firenze) e per l'organizzazione di numerose conferenze.
È stato Presidente della IAMP (International Association for Mathematical Physics).

 

 

 

 

 

 

 

PREMIO ROMA PER LA FILOSOFIA

Massimo Cacciari

Massimo Cacciari è uno dei protagonisti del dibattito politico-filosofico dagli anni settanta ad oggi. Già membro del Parlamento Europeo e sindaco di Venezia per due mandati, è professore emerito di filosofia presso l'Università San Raffaele di Milano e socio dell'Accademia dei Lincei. E’ stato co-fondatore e co-direttore di varie riviste che hanno segnato il dibattito culturale, filosofico e politico italiano tra gli anni '60 e gli anni '90, da "Contropiano" a "Il Centauro", da "Laboratorio politico" a "Paradosso". Al centro della sua riflessione filosofica si colloca la crisi dei paradigmi fondamentali della razionalità moderna e il suo confronto con il pensiero classico.
La sua visione muove dal concetto di "pensiero negativo", ravvisato nelle filosofie di Friedrich Nietzsche, di Martin Heidegger e di Ludwig Wittgenstein, per risalire ai suoi presupposti in alcuni aspetti della tradizione teologica e del pensiero filosofico occidentali.
Ha pubblicato numerose opere e saggi, tra i quali: Krisis (del 1976); Pensiero negativo e razionalizzazione (1977), Dallo Steinhof (1980), Icone della legge (1985), L'angelo necessario (1986), Dell'inizio (1990), Della cosa ultima (2004) vincitore del Premio Cimitile, Hamletica, Adelphi, Milano (2009), il dittico sull'idea di Europa, Geofilosofia dell'europa e L'arcipelago, più volte ristampati e tradotti, il trittico teoretico Dell'Inizio (1990), Della cosa ultima (2004) ora in nuova e ampliata edizione, 2019), Labirinto filosofico (2014). Quest’ultimo, insieme ai volumi Icone della legge (1985) e L'angelo necessario (1986) presentano alcune pagine dedicate alla filosofia dell'icona e agli esiti del pensiero del mistico russo Pavel Aleksandrovič Florenskij. La mente inquieta (2019) è una straordinaria riflessione sull’Umanesimo e sul suo possibile ruolo nella cultura di questo millennio.
Molti dei suoi libri sono tradotti in diverse lingue europee e alcuni anche in Giappone; molti poi sono stati pubblicati soltanto all'estero: Drama y Duelo, Madrid (1988); Architecture and Nihilism
(1992), Le dieu qui danse (2000), Wohnen, Bauen, Denken (1996).
I più importanti riconoscimenti nazionali e europei per il suo lavoro sono il premio Hannah Arendt per la filosofia politica, il premio per la diffusione della cultura tedesca all'estero da parte dell'Accademia di Darmstadt, la medaglia d'oro del Circulo di Bellas Artes di Madrid, il premio Manzù, il premio La Ginestra della Federico II di Napoli per gli studi leopardiani, il premio Derrida dell'Università di Torino. Laurea honoris causa in architettura dell'Università di Genova, in scienze politiche dell'Università di Bucarest, in filologia classica dell'Università Alma Mater di Bologna.

 

 

 

 

 

 

PREMIO ROMA PER LA RICERCA IN CAMPO ONCOLOGICO
“IRMA FEROCI MILESI”

Gian Carlo Antonini Cappellini

Nato il 16/01/1973 in Perù da famiglia italiana, Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università La Sapienza di Roma, si specializza in Oncologia Medica presso l’Università di L’Aquila dove muove i primi passi nelle basi biologiche dei meccanismi di risposta ai farmaci antitumorali presso il laboratorio di ricerca di Medicina Sperimentale della stessa Università. Successivamente approfondisce le conoscenze di biologia molecolare e genomica applicata alle neoplasie presso la Columbia University di New York, dove iniziava ad effettuare le prime ricerche di farmacogenomica applicate a tumori (nella fattispecie polmonari). Tornato a Roma lavora come oncologo presso l’Istituto Dermatopatico dell’Immacolata dove, dal 2011, ha potuto gestire i malati, in particolare affetti da Melanoma Cutaneo, con nuovi farmaci immunologici e non, nell’ambito di studi clinici eseguiti secondo GCP (Good Clinical Practice). Autore inoltre di numerosi lavori pubblicati su riviste internazionali e relatore in numerosi congressi nazionali. La passione per l’oncologia si è tradotta in un costante impegno professionale volto all’approfondimento della biologia e della immunologia in campo oncologico allo scopo di applicare i migliori trattamenti possibili ed aiutare così i malati nel loro particolare percorso terapeutico.

 

 

PREMIO ROMA PER IL PRESTIGIO
DELLO SPORT ITALIANO NEL MONDO

Simona Quadarella

Simona Quadarella (Roma, 18 dicembre 1998) è una nuotatrice italiana specializzata nello stile libero, medaglia d'oro nei 400 m, 800 m e 1500 m stile libero ai Campionati europei di Glasgow 2018; medaglia di bronzo nei 1500 m stile libero ai Campionati mondiali di Budapest 2017; medaglia d'oro nei 1500 m stile libero ai Campionati mondiali giovanili di Singapore 2015.
È bicampionessa e detentrice dei relativi record della manifestazione sulle distanze degli 800 m e dei 1500 m stile libero conseguiti all'Universiade di Taipei 2017.
È la prima nuotatrice italiana ad aver vinto una medaglia d'oro ai Giochi olimpici giovanili estivi di Nanchino 2014 negli 800 m stile libero.
È bicampionessa ai Campionati europei giovanili di nuoto di Dordrecht 2014 negli 800 m e nei 1500 stile libero.
Le sue gare sono gli 800 m e i 1500 m stile libero ma anche i 200 m e i 400 m stile libero, e i 400 m misti.
È tesserata per il Gruppo Sportivo Vigili del fuoco Fiamme Rosse/Circolo Canottieri Aniene ed è allenata dall'ex nuotatore olimpico Christian Minotti.
È testimonial dell'Unione Nazionale Veterani dello Sport (UNVS) in qualità di Socia - Agonista.
Il 18 dicembre 2016, giorno del suo 18esimo compleanno, entra a far parte nel Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco come vigile del fuoco volontario discontinuo.

PREMIO ROMA PER LA PROMOZIONE
DEGLI SPETTACOLI TELEVISIVI

Pippo Baudo

I primi passi nel mondo dello spettacolo li ha mossi in palcoscenico come attore, una passione per il teatro che coltivava sin da ragazzino quando, durante l’ultimo anno di liceo classico, mette in scena con i compagni di classe la commedia di Giovanni Mosca “L’ex alunno”. E pensare che avrebbe dovuto fare l’avvocato, seguendo le orme del padre Giovanni Baudo ma, proprio mentre frequentava la facoltà di Giurisprudenza all’Università di Catania, intraprende decisamente la strada dell’intrattenitore e presentatore.
Dai suoi esordi nel varietà a oggi, è impossibile citare tutti i programmi televisivi, e non solo, che Baudo, autentico mattatore del piccolo schermo, nonché scopritore di talenti, ha condotto sempre con grande successo. Una vita professionale che, dagli anni Cinquanta, si è alternata tra radio, televisione, cinema e ancora teatro, dove è tornato nel 2014 con “Sistina Story”. Ma anche come autore di manuali e di libri: l’ultimo, “Ecco a voi. Una storia italiana”, lo ha pubblicato l’anno scorso con la casa editrice Solferino.
Un artista a 360 gradi, che si è saputo cimentare in linguaggi diversi, senza mai abdicare alla routine di un mestiere consolidato, ma sempre attento a intercettare i cambiamenti. E, pur essendo stato spesso corteggiato dalla politica, l’unica cosa che si è sempre rifiutato di fare è stata quella di candidarsi a cariche pubbliche. E forse il motivo è uno solo: non ha mai voluto rinunciare alla sua libertà.

 

PREMIO ROMA ALLA CARRIERA

Terence Hill

Aveva solo 12 anni il futuro Terence Hill, all’epoca con il suo vero nome Mario Girotti, quando esordì nella sua prima esperienza da attore in un lungometraggio, intitolato “Vacanze col gangster”, diretto da Dino Risi. Un debutto da attore bambino: “Non mi piaceva fare questo mestiere - racconta Terence - ero appassionato di sport e infatti Risi mi aveva notato in una gara di nuoto”. Dunque una carriera iniziata per caso, che poi si è consolidata lavorando con i più grandi registi, da Luchino Visconti a Vittorio De Sica.
Un carattere taciturno, il suo, introverso, amante della solitudine, un’indole che dovrà poi confrontarsi con quella estroversa, vulcanica di Bud Spencer, al secolo Carlo Pedersoli, suo compagno di avventure, granitica coppia indiscussa di grandi successi cinematografici, con gli innumerevoli film, i cosiddetti “spaghetti-western”, girati insieme, che sono entrati nell’immaginario collettivo. Così come, voltando pagina nella seconda parte della sua carriera, Terence è poi entrato nelle case, nelle famiglie italiane con il personaggio di Don Matteo, che ha segnato il suo ormai storico sodalizio con la Lux Vide, con cui continua a mietere consensi da parte della vasta platea televisiva. E, a proposito del suo quotidiano impegno sul set, l’attore ammette scherzando: “Qualche volta mi sveglio di notte, in preda all’incubo di aver perso il copione o di aver dimenticato di recarmi sul set”.

 

 

PREMIO ROMA-BUDAPEST

Antal Molnár

Antal Molnár è Professore associato di storia all’Università Eötvös Loránd (ELTE) di Budapest - Dipartimento di Storia ungherese medievale e della prima età moderna. Ha precedentemente conseguito due dottorati di ricerca, il primo in Storia letteraria presso la Facoltà di Scienze Umanistiche dell’Università di Seghedino e il secondo in Storia moderna e contemporanea presso il Dipartimento di Storia dell’Università di Parigi IV – Sorbonne.
Dal 2011 al 2016 è stato Direttore dell’Accademia di Ungheria a Roma, mentre dal gennaio 2019 dirige l’Istituto di Storia dell’Accademia Ungherese delle Scienze.
Le sue ricerche si sono concentrate soprattutto sulla storia della cultura nella prima età moderna, sulla storia della Chiesa, di Roma e della Santa Sede nel XVI e XVII secolo, sulla storia dei Balcani sotto la dominazione ottomana. È autore di un grande numero di saggi e articoli in molte lingue, tra cui l’italiano. È stato insignito dei Premi Accademici Klaniczay Tibor, Palladium, Talentum Academic, San Giacomo della Marca e Master Teacher Gold Medal.
Per l’argomento delle sue ricerche, le sue pubblicazioni, l’eccellente lavoro svolto in qualità di Direttore dell’Accademia d’Ungheria a Roma nel promuovere la ricerca e la cooperazione scientifica con le sue eccezionali doti umane ed intellettuali, il Prof. Antal Molnár ha enormemente contribuito al rafforzamento e all’arricchimento dei rapporti culturali italo-ungheresi, ponendo al centro di essi proprio la Città Eterna.

 

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