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ALBO D'ORO anno 2015
Sedicesima edizione
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Kjell Espmark, nato il 19 febbraio 1930 a Stromsund (Svezia), saggista, drammaturgo, poeta e tra i maggiori scrittori svedesi della sua generazione, insieme con il premio Nobel Tomas Tranströmer, è professore emerito di Storia della letteratura all’Università di Stoccolma.
È stato eletto all’Accademia di Svezia il 5 marzo 1981 e ammesso il 20 dicembre 1981, succedendo al linguista Elias Wessen.
Mentre studiava Storia della letteratura all’Università di Stoccolma, fece il suo debutto come poeta con La morte di Benjamin, nel quale si può chiaramente distinguere il suo ispiratore, T.S. Eliot.
Con il significativo titolo il mondo attraverso l’occhio della macchina fotografica si mise in evidenza come uno dei maggiori poeti degli anni ‘50.
Espmark però si è affermato anche nella narrativa.
Con Il premio Nobel per la Letteatura ha messo a diposizione degli studiosi un materiale prezioso. Attingendo infatti a fonti privilegiate prima inaccessibili, Kjell Espmark ha reso comprensibili quei criteri di valutazione che guidano i giurati di Stoccolma alla scelta di uno scrittore destinato alla notorietà internazionale.
Ne è risultata un’opera fondamentale, stumento di consultazione per gli addetti ai lavori e piacevole lettura per gli appassionati delle vicende della grande letteratura internazionale degli ultimi cento anni.
Un grande successo di critica e di pubblico ha riscosso la sua autobiografia I ricordi mentono (2010), tradotta e pubblicata in Italia nel 2014.
In precedenza erano state tradotte e pubblicate in Italia la sua silloge poetica Via Lattea e il romanzo L’oblio. Nello stesso anno è stato altresì tradotta in italiano e pubblicata la raccolta di poesie Lo spazio interiore.
Tutte le edizioni italiane sono state pubblicate da Aracne.
Tra i vari onori ricevuti, è stato insignito del Premio Svenska Dagbladet per la letteratura nel 1975, del Premia Schuck nel 1980, del Premio Bellman nel 1985, del Premio Kellgren nel 1998 e del Gran Premio della Società dei nove nel 2000.
Hanno ottenuto inoltre grande successo l’eptalogia L’età dell’oblio e il romanzo Béla Bartók contro il Terzo Reich, tradotto in italiano e pubblicato nel 2012.
Espmark è uno dei cinque componenti della commissione Nobel, di cui è stato a lungo presidente.
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Nato a Ferrara nel 1952, fin da piccolo mostra
una straordinaria passione per la lettura, affascinato
dalla parola e mosso da una vera smania del
conoscere. Ma sarà l’incontro con Ilaria del Carretto,
la scultura funebre di Jacopo della Quercia,
a segnare la sua vita per sempre. Ancora adolescente,
rimane incantato dinanzi a quell’opera che
non è solo bella, ma è come se la bellezza avesse
preso forma in essa, al punto da rendere vivo e
pulsante quel marmo che la cattura. Comprende,
così, che la bellezza può trovarsi non solo nelle
parole ma anche nelle immagini. È il suo primo
approccio con l’arte, il vero amore della sua vita.
Si laurea in Filosofia con specializzazione in Storia
dell’arte, presso l’Università di Bologna, con
110 e lode sotto la guida di Arcangeli. Dal 1974
al 1978, è docente universitario di Storia della fotografia
e, dal 1984 al 1988, insegna Storia delle
tecniche artistiche. Nel 1977 viene assunto come
Ispettore storico dell’arte al Ministero per i Beni e le Attività culturali, e dal 1981 come Direttore
storico dell’arte. Dal 2010 al 2012 è alla guida della Soprintendenza speciale per il
Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale della città di Venezia
e dei Comuni della Gronda lagunare. Svolge anche la delicata funzione di Alto Commissario
per la valorizzazione della Villa romana del Casale di Piazza Armerina (EN). La
Villa, finalmente, viene riaperta al pubblico nel 2012. Nel 2011 è Curatore del Padiglione
Italia e di quelli regionali alla 54° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.
Con un progetto assolutamente originale: non è lui a scegliere gli oltre 200 artisti in
esposizione, ma poeti, scrittori, uomini di pensiero, personalità di riconosciuto prestigio internazionale
che esprimono la loro preferenza ottenendo una selezione di artisti che suscita
un acceso dibattito e ottiene una grande affluenza di pubblico. Dal 2005 al 2013
riveste il ruolo di Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, mentre dal 2010 a
oggi è consigliere personale del Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo
per le acquisizioni di opere d’arte del MIBACT. È membro della Commissione Consultiva
per la ricostruzione e il restauro della Cattedrale di Noto, gioiello di architettura barocca
mutilato da un rovinoso crollo avvenuto nel 1996. Ultimati i lavori di ricostruzione muraria,
eseguiti in perfetta coerenza con la struttura originaria dell’edificio, ben 26 artisti di
fama internazionale vengono chiamati a concorrere alle nuove decorazioni. La cattedrale
viene riaperta nel 2007, offrendo uno dei più riusciti esempi di arte religiosa del nostro
tempo, “in cui è prepotentemente viva”- per usare le parole dello stesso Sgarbi - “la lezione
di Michelangelo”. Riveste il ruolo di Ambasciatore Expo 2015 per le Belle Arti; a
lui si deve la mostra “Tesoro d’Italia”, realizzata nello spazio Eataly, in risposta al concetto
che nutrire il pianeta non significa soltanto alimentare materialmente il corpo, ma anche
lo spirito. L’esposizione offre la possibilità di ammirare oltre 200 capolavori provenienti
da collezioni private, alcuni mai esposti al pubblico prima d’ora. Assessore alla Cultura in
diversi Comuni e Deputato in ben quattro legislature della Repubblica italiana, dal 1999 al 2004, Deputato al Parlamento europeo, è promotore di numerose iniziative, interrogazioni
e proposte di legge finalizzate alla conservazione e tutela di beni di interesse storico
e artistico. Concorre attivamente, nel suo ruolo di parlamentare e di membro della Commissione
Cultura della Camera, alla ricostruzione del Teatro La Fenice di Venezia e del
Teatro Petruzzelli di Bari. Promuove la creazione di un museo nazionale dell’Ebraismo a
Ferrara, quale testimonianza della bimillenaria presenza ebraica in Italia. Per diversi anni,
svolge un ruolo fondamentale nel collaborare con il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio
Culturale, offrendo le sue approfondite conoscenze per facilitare l’identificazione di
opere illecitamente sottratte. È più volte Presidente di Comitati Nazionali istituiti dal
MIBAC per molteplici celebrazioni e programmazioni di mostre. Realizza numerose esposizioni
e pubblicazioni di approfondimento in materia d’arte e di denuncia contro gli
“scempi” apportati a monumenti e paesaggi da una politica scellerata e noncurante del patrimonio
artistico-ambientale. Collabora con diverse testate giornalistiche e riviste culturali
tra le quali Sette, settimanale del Corriere della Sera, ove tiene una rubrica dal titolo
“Scoperte e rivelazioni”, Oggi, Il Giornale, Il Giornale dell’Arte, Bell’Italia. Tra le sue numerose
opere di divulgazione artistica, citiamo “Il Tesoro d’Italia”, una geografia e storia
dell’arte italiana. E’ ospite in diversi programmi televisivi come critico d’arte e opinionista.
Ricopre l’incarico di Direttore artistico della Fondazione Pio Alferano Personaggio
poliedrico, critico d’arte per antonomasia, l’insegnante che a scuola tutti avremmo voluto
avere, impegnato in mille battaglie che lo hanno visto lottare con determinazione per salvare
un monumento o un sito archeologico, costantemente immerso nello studio e nella
ricerca, sempre a caccia di opere che altrimenti rimarrebbero chiuse per sempre in magazzini
abbandonati o in polverose soffitte, ha posto al centro della sua vita l’arte, contribuendo
enormemente alla sua divulgazione tra la gente comune e tra i giovani.
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Le Forze Armate hanno avuto un ruolo di rilievo nell’aspro e tormentato cammino che ha portato all’unificazione geografica e identitaria dell’Italia.
Oltre all’impegno e ai sacrifici sofferti sui campi di battaglia, esse hanno infatti contribuito in modo decisivo alla crescita sociale e culturale di generazioni di italiani e allo sviluppo economico e istituzionale del Paese.
Proprio quest’anno, lungo tutta la Penisola, abbiamo commemorato il Centenario dell’ingresso italiano nella Grande Guerra, momento emblematico della storia nazionale, cui sono intimamente legate gloriose pagine di abnegazione ed eroismo, scritte da militari che hanno servito con tenace motivazione ed esemplare senso del dovere. Nobili virtù, costantemente esaltate dalle gesta di ogni combattente, dalla prima cannonata esplosa dal Forte Verena il 24 maggio 1915 – poche ore dopo i colpi di fucile dei finanzieri che respinsero gli austriaci sul ponte di Brazzano – al volo di Gabriele d’Annunzio su Vienna, all’azione di Luigi Rizzo in Adriatico, fino alle ultime memorabili battaglie del Piave. Pochi giorni dopo la decisiva offensiva di Vittorio Veneto – ultimo scontro armato contro l’Impero austro-ungarico – il 4 novembre 1918 venne concluso l’armistizio di Villa Giusti che sancì la vittoria dell’Italia nella guerra del ‘15-18. Il Bollettino della Vittoria, esposto in ogni caserma e municipio del P aese, ricorda quelle vicende e invita a rivolgere un pensiero commosso a quanti hanno sacrificato il bene supremo della vita, per la difesa della Patria e la salvaguardia dei suoi ideali. Non sono tuttavia solo i fatti legati alla Grande Guerra ad aver movimentato il Novecento, che lo storico inglese Hobsbawm ha definito “Secolo breve” per la densità di eventi che hanno inciso sugli assetti
politici ed economici del mondo e sulla mentalità degli esseri umani.
Vi è stata infatti la Seconda guerra mondiale, cui è seguita una fase storica di ulteriori instabilità e contrapposizioni, caratterizzate dal rischio atomico e da una serie di conflitti che hanno mantenuto alte le sfide alla sicurezza. In questo contesto, l’universo militare ha saputo mantenersi al passo coi tempi, in costante evoluzione, capace di adeguarsi alle diverse esigenze e dimostrandosi sempre pronto nel far fronte, con efficacia e tempestività, ai compiti che il Paese gli ha assegnato. Allo sforzo fin qui sostenuto, si è associata l’incessante opera delle Forze Armate per concorrere alla promozione e alla salvaguardia della stabilità e della pacifica convivenza in chiave internazionale. L’intero secondo dopoguerra ed in particolare gli ultimi trent’anni sono la più limpida testimonianza della capacità operativa e del coraggio dei militari italiani che hanno dato prova di poter operare in ogni tipo di missione, anche quelle a più alta intensità operativa, suscitando unanime apprezzamento, anche tra le popolazioni cui è stato portato sostegno. Ma non è tempo di adagiarsi sugli allori. Le odierne minacce, sempre più caratterizzate da indiscriminato uso della violenza e rapidità di espansione, rappresentano infatti una sfida complessa e delicata. Una sfida da affrontare incrementando le collaborazioni multinazionali in tema di difesa e perseguendo l’integrazione dei sistemi di sicurezza comuni, in chiave europea e transatlantica. Si tratta, quindi, di continuare sul percorso di trasformazione intrapreso, oggi ancor più necessario a causa di un quadro finanziario delicato, che porta inevitabilmente a scelte rigorose e condivise. Le Forze Armate sono pronte a dare risposte concrete, ricercando l’ottimizzazione dei sistemi, delle procedure e delle strutture, in piena chiave interforze e con un approccio omnicomprensivo e multidisciplinare. In questo modo, lo Strumento militare potrà operare armonicamente in ambito nazionale, internazionale e intergovernativo, permettendo al Paese di svolgere il ruolo che gli attribuiscono la storia e la volontà degli Italiani. La considerazione della collettività è il miglior riconoscimento al lavoro dei militari!
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Giocatore di calcio a 5: ha vinto tre campionati italiani con la Roma RCB, quattro Coppe Italia di cui due con il C.C. Aniene; giocatore della Nazionale Italiana con la quale ha partecipato al Campionato Mondiale
in Brasile nel 1986.
Sport praticati (agonistico – amatoriale): tennis – sci – nuoto – atletica– pallacanestro – canottaggio
Atleta Azzurro d’Italia
Dal 1997, Presidente del Circolo Canottieri Aniene, fondato nel 1892, Medaglia d’Oro al Merito Sportivo e insignito del Collare d’Oro, massima onorificenza nel mondo dello sport ed affiliato a 17 Federazioni.
1997 – Presidente Comitato Organizzatore 1947 – 1997 – Cinquantenario della Ferrari
1997 – Responsabile del Comitato d’Onore e delle Relazioni Esterne di “Roma 2004”, dimesso ad un anno dall’aggiudicazione olimpica.
1997 - F.I.G.C. – Consigliere Delegato “100 Anni” della Federazione.
1998 e 1999 - Presidente del Comitato Organizzatore dei Campionati Internazionali d’Italia di Tennis.
2000 – 2001 Presidente (già Amministratore Delegato) della squadra di Basket “Virtus Pallacanestro Roma”.
Dal 2000 – Eletto Membro della Giunta Esecutiva del C.O.N.I.
Nel 2002 è stato insignito con la Stella D’Oro al Merito Sportivo
2003 – Coordinatore del Comitato di “Sport per Tutti” promosso dal C.I.O. e dal CONI.
Dicembre 2004 – Presidente del Comitato Organizzatore “Europei di Pallavolo” (Roma – Settembre 2005) e candidatura ai Campionati del Mondo 2010
2005 – Presidente del Comitato Promotore ed Organizzatore “Campionati del Mondo di Nuoto – Roma 2009”
2006 – Premio “Retina d’Oro” – Unicredit per il Basket
Marzo 2006 - Presidente Comitato Organizzatore Eurolega Pallavolo.
2006 – Cavaliere della A.S. Roma Calcio
2007 - Premio Internazionale Fair Play – Mecenate per la promozione dello Sport
2007 – Hall of Fame – Coppa Canottieri Calcio a 5 (vincitore di 17 edizioni)
2007 - Consigliere Delegato del Comitato Organizzatore Mondiali 2010 di Pallavolo.
2008 – Presidente Onorario Futbol Club 22
2008 – Membro dell’Accademia Olimpica Nazionale Italiana.
2009 – Eletto Membro nella Giunta Esecutiva del C.O.N.I.
Consigliere e Membro del Comitato d’Onore Candidatura di Roma per le Olimpiadi 2020.
2009 - Presidente di AQUANIENE - The Sport Club, centro polifunzionale all’avanguardia degli impianti sportivi con un organico tra diretti e indiretti di 150 persone.
2013 –Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (dal 19 febbraio 2013)
Nel 2002 insignito con la Stella D’Oro al Merito Sportivo. Nel 2006 nominato cavaliere dell’A.S. Roma Calcio e nel 2007 Consigliere Delegato del Comitato Organizzatore Mondiali 2010 di Pallavolo. Nel 2007 Hall of Fame –Coppa Canottieri Calcio a 5 e nel 2008 membro dell’Accademia Olimpica Nazionale Italiana.
2014 - Membro della Commissione Marketing e nuove fonti di finanziamento dell’ANOC.
2014 - conferimento della Medaglia “August e Marie Krogh 2014”, e del Premio Speciale Laurentum “I valori dello sport”.
2015 – Gold Member Sportaccord
2015 Premio “Paul Tissandier” dalla Federazione Aeronautica Internazionale |


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Catharina Ingelman-Sundberg è un’autrice di grande successo e ha raggiunto traguardi di notevole livello sia nel suo paese, che nel resto del mondo.
La banda degli insoliti ottanteni, un romanzo poliziesco avvincente e pieno di calore umano, apprezzato da persone di ogni età, è stato tradotto e pubblicato in più di 40 paesi.
Grazie all’attenzione ricevuta all’estero, Catharina Ingelman-Sundberg è stata invitata in diversi angoli del mondo per descrivere la divertente storia dei suoi pensionati.
La banda degli insoliti ottantenni
Newton Compton Editori
Questo romanzo ha poi dato origine alla nota serie televisiva svedese, presto in onda anche in italia.
Catharina Ingelman-Sundberg ha pubblicato inoltre numerosi romanzi storici con i quali ha ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui il Widdingpriset.
Ha iniziato la sua carriera come archeologa subacquea e, per 15 anni, ha partecipato a diverse esplorazioni, alla ricerca di navi vichinghe e di vascelli delle Compagnie delle Indie.
Ha collaborato, prendendo l’iniziativa, al progetto “Ostindiefararen Götheborg”, una ricostruzione reale della famosa nave della Compagnia svedese delle Indie orientali.
Divide la sua attività di scrittrice con quella di giornalista per un quotidiano di Stoccolma.
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La verità e altre bugie
farfalle Marsilio i gialli
Sascha Arango, madre tedesca e padre colombiano, e tra i più noti sceneggiatori in Germania, premiato più volte con il prestigioso Grimme-Preis. La verità e altre bugie e stato l’esordio più sorprendente della stagione: oggetto di aste accesissime tra gli editori nel mondo e venduto in 22 paesi, ha conquistato anche Hollywood.
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Non sono un assassino
Newton Compton Editori
Francesco Caringella, barese d’origine e romano d’adozione, ha indossato le divise di ufficiale della Marina militare e di commissario di polizia, poi la toga di magistrato penale, prima di diventare Consigliere di Stato. E giudice del Collegio di garanzia della giustizia sportiva e componente della Commissione di Garanzia dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Questo e il suo primo romanzo pubblicato per la Newton Compton. |

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Effetto Città
Arte / Cinema / Modernità
Bompiani
Vincenzo Trione insegna Arte e nuovi media e Storia dell’arte contemporanea all’Universita IULM di Milano. Collabora con il “Corriere della Sera”. Ha curato molte mostre d’arte contemporanea in musei italiani e stranieri. Oltre a numerosi saggi su
momenti e figure delle avanguardie del Novecento, ha pubblicato
i volumi: Il poeta e le arti. Apollinaire e il tempo delle
avanguardie (1999), Dentro le cose. Ardengo Soffici critico
d’arte (2001), Atlanti metafisici. Giorgio de Chirico: arte, architettura,
critica (2005), Le città del silenzio. Giorgio de Chirico:
arte, architettura, profezia (2009), E coautore del libro
Monocromi. Da Malevič al presente (2004), tradotto in diverse
lingue. Ha curato un’antologia di testi di Alberto Savinio (con
G. Montesano, La nascita di Venere. Scritti sull’arte, 2007) e il
volume di Mimmo Rotella, Anni di piombo (2011).
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