ALBO D'ORO anno 2004
Quinta edizione



Premio Internazionale alla Cultura

Rita Levi Montalcini
Premio Nobel per la Medicina

Rita Levi Montalcini è nata nel 1909 a Torino.
Entrata alla scuola medica di Levi all'età di vent'anni, si laurea nel 1936.
Fermamente intenzionata a proseguire la sua carriera accademica come assistente e ricercatrice in neurobiologia e psichiatria, è costretta, a causa delle leggi razziali emanate dal regime fascista nel 1938, ad emigrare in Belgio insieme a Giuseppe Levi.
La passione per la sua materia comunque la sospinge e le dona la forza per andare avanti tanto che continua le sue ricerche in un laboratorio casalingo.
I suoi primi studi (risaliamo agli anni 1938-1944) sono dedicati ai meccanismi di formazione del sistema nervoso dei vertebrati. Nel 1951-1952 scopre il fattore di crescita nervoso noto come NGF, che gioca un ruolo essenziale nella crescita e differenziazione delle cellule nervose sensoriali e simpatiche. Per circa un trentennio prosegue le ricerche su questa molecola proteica e sul suo meccanismo d'azione, per le quali nel 1986 le viene conferito il Premio Nobel per la Medicina (con Stanley Cohen). Nella motivazione del Premio si legge: "La scoperta del NGF all'inizio degli anni '50 è un esempio affascinante di come un osservatore acuto possa estrarre ipotesi valide da un apparente caos. In precedenza i neurobiologi non avevano idea di quali processi intervenissero nella corretta innervazione degli organi e tessuti dell'organismo".
Dal 1961 al 1969 dirige il Centro di Ricerche di Neurobiologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Roma) in collaborazione con l'Istituto di Biologia della Washington University, e dal 1969 al 1979 il Laboratorio di Biologia cellulare. Dopo essersi ritirata da questo incarico "per raggiunti limiti d'età" continua le sue ricerche come ricercatore e guest professor dal 1979 al 1989, e dal 1989 al 1995 lavora presso l'Istituto di Neurobiologia del CNR con la qualifica di Superesperto. Dal 1993 al 1998 presiede l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
È membro delle più prestigiose accademie scientifiche internazionali, quali l'Accademia Nazionale dei Lincei, l'Accademia Pontificia, l'Accademia delle Scienze detta dei XL, la National Academy of Sciences statunitense e la Royal Society. È inoltre da sempre molto attiva in campagne di interesse sociale, per esempio contro le mine anti-uomo o per la responsabilità degli scienziati nei confronti della società. Nel 1992 istituisce, assieme alla sorella gemella Paola, la Fondazione Levi Montalcini, in memoria del padre, rivolta alla formazione e all'educazione dei giovani, nonché al conferimento di borse di studio a giovani studentesse africane a livello universitario. L'obiettivo è quello di creare una classe di giovani donne che svolgano un ruolo di leadership nella vita scientifica e sociale del loro paese.


Sezione Narrativa Straniera

Alicia Giménez-Bartlet
Una stanza tutta per gli altri
Sellerio

Alicia Giménez-Bartlett (Almansa, 1951) è la creatrice della serie poliziesca dell’ispettrice Petra Delicado: Giorno da cani, Messaggeri dell’oscurità, Morti di carta, Riti di morte, Serpenti nel Paradiso, tutti pubblicati da questa casa editrice..

 

Sezione Narrativa Italiana

Giorgio Montefoschi
La Sposa
Rizzoli

Giorgio Montefoschi (Roma, 1946) ha pubblicato: Ginevra (1974), Il Museo Africano (1976), L’amore borghese (1978), La felicità coniugale (1982), Lo sguardo del cacciatore (1987), Il volto nascosto (1991), La porta di Damasco (1992), La casa del padre (1994, Premio Strega), Il volo (1977). Editi da Rizzoli sono: Non desiderare la donna d’altri (1999), Quando leggere è un piacere, Passione e sentimento amoroso nei grandi libri (2000) e il segreto dell’estrema felicità (2001). Presso Guanda è uscito Dove comincia l’oriente (2003).

 

Sezione Narrativa Italiana: Opera prima

Alberto Beonio-Brocchieri
Il mistero della donna scomparsa
Marsilio

Alberto Beonio-Brocchieri ha percorso professionalmente i molti sentieri della comunicazione. Come studioso e docente, si è sempre occupato di strategia della comunicazione di impresa nelle sue diverse aree. Il mistero della donna scomparsa è il suo primo romanzo.

 

Premio Sezione Saggistica

Carlo Bonini
Guantanamo
Einaudi

Nel libro di Bonini tutto è di primissima mano. E non vediamo solo “gli altri”, i prigionieri di Al Qaeda, ma anche i militari americani, le donne e gli uomini condannati a loro volta a fare da carcerieri, con la loro umanità: Ci sono tutte le tessere di un mosaico contradditorio e vivissimo. I dettagli vividi della vita quotidiana (come la saga surrealcomica del cibo) in un campo di prigionia, che ha visto decine di tentativi di suicidio, si sposano agli elementi di scenario politico economico e militare, al rapporto tra lotta al terrorismo e libertà individuali, alle ripercussioni che la ferita di Guantanamo ha sulla politica e sulla coscienza Usa. In appendice, tutti i testi normativi dell’Amministrazione Bush, che costituiscono un “novum” giuridico ancora da interpretare.
Carlo Bonini è nato nel 1967 a Roma  ed è inviato speciale del quotidiano “La Repubblica”, dove è arrivato dopo aver lavorato per “Il Manifesto” e “Il Corriere della Sera”. Ha pubblicato per Tropea la Toga rossa e Il fiore del male.

 

Premio Sezione Letteratura per l'Infanzia

Luigi Garlando
Per questo mi chiamo Giovanni
Fabbri

Luigi Garlando è giornalista alla Gazzetta dello Sport.
Da qualche anno scrive con successo libri per ragazzi, e non solo: per Sonzogno ha pubblicato Il re Integrato e Cielo manca.

“Gli uomini passano, le idee restano e continuano a camminare sulle gambe di altri uomini”.
Giovanni Falcone

“Mi auguro che questo libro venga molto letto e molto commentato, che faccia parlare della giustizia, dei valori per i quali Giovanni è vissuto e si è sacrificato. Spero che possa servire agli insegnanti e ai genitori per far capire ai ragazzi che cos’è la mafia e come la si può combattere, da grandi e da piccoli, nella vita di tutti i giorni”.
Maria Falcone

   

Premio Speciale per il Giornalismo

Mauro Mazza

Nei primi anni di carriera ha lavorato per il quotidiano Secolo d'Italia, per l'agenzia AdnKronos e per numerosi periodici. Ha collaborato anche con emittenti radio (Radio Dimensione Suono) e televisive (Teleroma 56), come radiocronista e telecronista. Entrato in Rai nel 1990, è stato per tre anni alla redazione del Gr1 e passando poi al Tg1. Nel 1998 è diventato vicedirettore del principale telegiornale Rai, rimanendovi fino al 2002, quando venne nominato direttore del Tg2. È autore di diversi saggi, trai quali un libro intervista con Biagio Agnes sulla televisione (edito da Rai Eri). In questo libro Mazza e Agnes ricostruiscono le stagioni del mutare dell’Italia nei costumi, nei gusti, nelle aspettative e le diverse percezioni della tv che i cambiamenti imponevano.

   

Premio Speciale per il 50° anniversario della Televisione Italiana

Barbara Scaramucci e Claudio Ferretti
RicordeRAI
Rai Eri

Barbara Scaramucci, giornalista, dirige le Teche della Rai, di cui, dal 1997, ha avviato il riordino, il recupero e la catalogazione digitale. In Rai è stata la prima donna a ricoprire l'incarico di direttore, come responsabile della Testata Giornalistica Regionale, nel 1993. E' consigliere di amministrazione di Rai Net e tiene corsi sull'archiviazione dell'audiovisivo al Dams, Università di Roma Tre. Ha svolto e svolge un'intensa attività pubblicistica sui temi della comunicazione e della storia della radio e della televisione: con Claudio Ferretti e Umberto Broccoli ha scritto Mamma Rai (Le Monnier, 1997) e con Peppino Ortoleva ha pubblicato l'Enciclopedia della radio (Garzanti,2003).

Claudio Ferretti, giornalista, ha lavorato in Rai per quarant'anni, prima come radiocronista sportivo (calcio, ciclimo, atletica legera e pugilato), poi in televisione, dove ha condotto il Tg3 di Alessandro Curzi. Sempre al Tg3, ha guidatola redazione sportiva e quella culturale. Ideatore delle rubriche "Telesogni", "Anni azzurri", e "Luna italiana", dal 1998 al 2000 ha condotto "Il processo alla tappa" dal Giro d'Italia.Tra i suoi libri: Mamma Rai (Le Mannier,1997), scritto con Barbara Scaramucci e Umberto Broccoli; Anni Azzurri (una storia delo sport italiano dal dopoguerra al 2000, Le Monnier, 2000) e la raccolta di racconti La stanza di Berkeley (Metis, 1995).